L’Unità torna in edicola sotto la direzione di Piero Sansonetti. Il giornale della sinistra riparte da Gramsci, dal Pd e da un mare di polemiche. Oggi in edicola c’è il primo numero della nuova gestione targata Romeo, il nuovo editore del quotidiano. L’appuntamento è importante: dopo sette anni e alla vigilia del centenario dalla fondazione. Per il giornale è un momento fondamentale. Che Sansonetti, che ieri ha incontrato la redazione a via della Pallacorda 7 a Roma, ha commentato così: “Dopo tutto questo tempo, sembrava che L’Unità non dovesse più riaprire. Invece, grazie all’acquisizione da parte di Romeo Editore, tornerà a rivestire un ruolo fondamentale nel dibattito editoriale e politico”.
Il nuovo direttore Sansonetti ha ricordato che L’Unità torna in edicola “in un momento in cui la sinistra appare sempre più debole, per l’incapacità di produrre idee e contenuti, con una stampa, per lo più, focalizzata su pettegolezzi politici ed argomenti futili”. Il giornale, pertanto, “si propone come un polo di elaborazione politica e culturale. Fisicamente sarà un giornale piccolo, composto da dodici facciate, ma impegnato ad affrontare temi di grande rilevanza e profondità”.
La linea è tracciata. E non potrebbe essere altrimenti. Per il direttore, L’Unità sarà “un quotidiano garantista, socialista, cristiano, liberale, non liberista”. Ovviamente, si potrà e si dovrà correggere in corso d’opera. “Come indicato da Gramsci – dice Sansonetti -, L’Unità continuerà ad essere dalla parte dei più deboli. E se all’origine era rivolto a contadini e operai, oggi sarà la testata anche di migranti e detenuti. Pur mantenendo sempre netta la propria indipendenza, L’Unità sarà vicina al Pd, principale forza politica della sinistra, e al pensiero di Papa Bergoglio che, attualmente, rappresenta un punto di riferimento ideologico. In altre parole, abbracciando a pieno un’eredità storica, L’Unità sarà una testata libera e pronta ad affrontare grandi battaglie, come fu con quelle sul divorzio e l’aborto» prosegue Sansonetti”.
Il giornale sarà in edicola al costo di 1.50 euro, in redazione ci sono sei redattori per il cartaceo, pochi altri per l’online e da diversi collaboratori esterni. Nel numero di oggi ci saranno articoli a firma di: Luigi Manconi; Marco Revelli; Enrico Casarini; Massimo D’Alema. Mentre, mercoledì uscirà un’intervista a Jean-Luc Mélenchon, leader della sinistra francese. Una volta a settimana verrà pubblicata la rubrica Nessuno tocchi Caino, a cura di Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, a dimostrazione della vicinanza alle lotta della sinistra, e ogni giorno ci sarà una pagina dedicata allo straordinario archivio, che domani partirà con un pezzo firmato a suo tempo da Natalia Ginzburg. L’archivio de L’Unità, dal 1947 ad oggi, patrimonio culturale di enorme valore, è in fase di riorganizzazione e sarà reso disponibile online quanto prima.
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