“Il partito democratico è dentro la vicenda dell’unità ed è sollecitato a una soluzione. Si tratterà di trovare con i colleghi delle azioni parlamentari utili. Come un’interrogazione o una risoluzione per sollecitare il governo ad un intervento per arrivare a un tavolo di confronto”. Lo ha detto cesare damiano, presidente della commissione lavoro della camera, intervenendo alla conferenza stampa a montecitorio, ‘il caso unità: ricattati e licenziati nel giornale di antonio gramsci’. “e’ il nostro settimo giorno di sciopero di oltranza, ci siamo informati, nel recente non è mai accaduto niente di simile in altre testate. E’ difficile raccontare il nostro stato d’animo, la parola giusta forse è allucinante – dice umberto de giovannangeli del cdr del quotidiano -. Abbiamo avuto incontri con due delle massime autorità dello stato, pietro grasso e laura boldrini. Il sentimento prevalente è l’incredulità, di fronte al fatto che l’unità sia diventata un laboratorio del peggio per le relazioni sindacali. Siamo sottoposti a un duplice ricatto, salariale e occupazionale. Ma sia il direttore uscente, marco bucciantini, che sergio staino appena tornato alla direzione del giornale, hanno ribadito che non avalleranno mai licenziamenti collettivi”. I giornalisti dell’unità continueranno “con lo sciopero, nonostante ci costi moltissimo, ma non possiamo rinunciare a lottare per diritti e dignità”. Ora “facciamo appello a luca lotti, ministro con delega all’editoria, affinché si occupi della vicenda”. Presenti alla conferenza stampa, per offrire la propria solidariètà, parlamentari del pd, come donatella ferranti, marco causi, david ermini, gianni cuperlo, walter verini, ma anche di altre parti politiche come fabrizio cicchitto e renata polverini. “l’unità fa parte del nostro dna, della nostra storia collettiva e politica – ha detto verini – il minimo obiettivo è che si riprenda una trattativa su basi nuove che non siano lesive della dignità di giornalisti e poligrafici. Considero importante che tutte le fedi nel pd siano presenti oggi. Penso sarebbe significativo autoconvocarci per decidere con quali iniziative mobilitarci per fare sì che una storia come quella dell’unità non si interrompa, sarebbe una ferita per l’informazione italiana”. La fnsi “segue la vertenza dal primo giorno – ha ricordato raffaele lorusso, segretario della federazione nazionale della stampa – domani ci mobiliteremo per l’informazione nel nostro paese e l’occupazione nel settore, ma anche sottolineare che vicende come quelle dell’unità, rischiano di ripetersi”. (ansa).
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