Nel servizio di copertina del numero 386 di Prima Comunicazione si legge che la giornalista Concita de Gregorio ha accettato la proposta di Renato Soru, nuovo editore dell’Unità, di dirigere il quotidiano. Queste dichiarazioni hanno sollevato le proteste dell’intero Cdr dell’Unità e hanno costretto lo stesso Giorgio Poidomani, a.d. della Nie, la società editrice dell’Unità, a chiarire che “non vi è all’ordine del giorno degli organi della società alcun mutamento della direzione giornalistica”. Aggiungendo che “il cda non sa nulla”. Anche la de Gregorio è stata costretta a scusarsi, specificando che si è trattato soltanto di “incontri informali”. Ma non è bastato e, ieri, sul quotidiano fondato da Antonio Gramsci, il Cdr ha pubblicato una lettera che, di seguito, riportiamo.
“Prima Comunicazione prosegue la pratica dell’insulto volgare e gratuito contro l’Unità. Nel numero in edicola si supera ogni tollerabile limite e si attacca, ancora una volta, l’onorabilità e la professionalità della redazione e della rappresentanza sindacale. Che, nel corso di questi mesi, si sono impegnate a fondo per favorire il rilancio della testata e contrastare scelte proprietarie che avrebbero contraddetto la storia e il radicamento del quotidiano. La nostra battaglia ha incontrato molte solidarietà e, insieme, la preconcetta avversione di Prima Comunicazione. Vorremmo ricordare, a chi mette all’indice l’Unità perché vi “si sente odore di sindacato”, che il sindacato, appunto, è una cosa seria da trattare con rispetto. Per il livore e i toni offensivi che ci vengono riservati, a tutela della onorabilità di chi a l’Unità lavora, ci rivolgeremo immediatamente ai nostri legali per dar corso alle iniziative del caso e per le stesse ragioni presenteremo un esposto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia”.
Fabiana Cammarano