L’ultima dismissione di Gedi: anche La Provincia Pavese passerà al gruppo Sae. L’annuncio è arrivato nella giornata di ieri. È stato siglato un accordo preliminare che porterà la testata lombarda da Gedi al portafogli di Sae che già edita Il Tirreno, La Nuova Sardegna, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio e la Nuova Ferrara. Tutte testate che furono, un tempo, già di Gedi e di cui l’ex gruppo L’Espresso si è liberata nel corso del tempo. Una strategia lunga che ha dato i suoi frutti. Da quando Gedi è passata in capo alla famiglia Elkann il percorso che ha portato all’assottigliamento delle testate è stato serrato e determinato. Quello che una volta era un vero e proprio universo di giornali e testate locali, voci del territorio a punteggiare ogni luogo della penisola, adesso non esiste più.
L’affare, o meglio il passaggio de La Provincia Pavese a Sae sarà ufficializzato o meglio perfezionato, stando a quanto si legge in una nota, entro il mese d’aprile del prossimo anno. Il buon esito dell’operazione è, come di prassi, sottomesso alle usuali condizioni sospensive per operazioni di questa natura e “all’esperimento delle procedure definite dalle vigenti disposizioni legislative”.
Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, anzi. Le notizie legate alla trattativa tra Gedi e Sae per la Provincia Pavese si trascinano da mesi. A febbraio scorso l’assemblea dei giornalisti lombardi aveva indetto una giornata di sciopero perché, in quei giorni, non sarebbero arrivate al cdr e ai lavoratori notizie sul compratore. “ “La Provincia Pavese ha garantito sempre un’informazione indipendente, senza condizionamenti o imposizioni. Se abbiamo sbagliato, lo abbiamo fatto in buona fede, ma mai sotto dettatura di chicchessia”.
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