Il governatore del Veneto Luca Zaia alza le barricate: “Non si chiuda la sede di Rovigo de Il Resto del Carlino”. In una nota, il presidente della Regione è intervenuto sulla questione che già da tempo agita il dibattito pubblico in Veneto e nell’area del Nord Est. Per Luca Zaia, la sede deve rimanere aperta e la dirigenza dell’azienda deve rivedere i suoi piani di ridimensionamento. E ha messo nero su bianco la sua posizione in un documento. In cui, peraltro, sottolinea un concetto che è assolutamente inattaccabile. “L’informazione locale è presidio di democrazia e servizio per i cittadini imprescindibile”.
Zaia ha spiegato. “La notizia dell’intenzione della proprietà di chiudere la sede di Rovigo de ‘Il Resto del Carlino’ è fonte per me di particolare preoccupazione. L’informazione locale, come ho avuto modo di ripetere in numerosissime occasioni, è un presidio di democrazia e un servizio di informazione imprescindibile. Lo abbiamo ben visto con la pandemia ma continuiamo a vederlo tutti i giorni. Le redazioni vanno rafforzate, non chiuse”. Luca Zaia poi ha continuato. “Mi auguro che la proprietà riveda la decisione e mantenga una redazione, che offre un servizio fondamentale per tutto il territorio della provincia di Rovigo. Un territorio del quale è voce importante, punto di riferimento storico per cittadini e istituzioni”.
L’assessore regionale Elena Donazzan ha firmato oggi la petizione popolare nata dai cittadini per tenere aperta la sede di Rovigo del quotidiano. E ha affermato. “Credo che l’informazione dei territori e dai territori sia un presidio di libertà e trasparenza, capace di far sentire presenti anche i territori più decentrati, come a volte rischia di essere la provincia di Rovigo”. Dunque ha spiegato. “Serve tenere questo legame per farli sentire parte di una unità. L’editoria sta attraversando un momento difficile e certamente i nuovi canali di comunicazione hanno inferto un nuovo doloroso colpo alla carta stampata, che dobbiamo continuare a sostenere”.
Donazzan ha dunque aggiunto. “L’approfondimento attraverso l’autorevolezza dei giornalisti. che sono dei professionisti e non improvvisatori da rete dove le informazioni rimbalzano senza conoscere fonte e autore, va sostenuto. L’informazione non va sostituita con le opinioni in rete. Mi auguro che la proprietà riveda la propria decisione”. Quindi l’assessore regionale ha voluto sottolineare. “Da cittadina veneta e assessore regionale al lavoro e all’istruzione, attraverso questa sottoscrizione, voglio far sentire la voce di chi dice che la redazione di Rovigo non deve essere chiusa”.
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