‘Questo giornale e’ della sinistra’: e’ il titolo dell’editoriale con cui Luca Lando’, direttore dell’Unita’, torna oggi in prima pagina sul futuro del quotidiano, che rischia la fine delle pubblicazioni dal 30 luglio, e sulla manifestazione di interesse avanzata da Daniela Santanche’. “Al momento, dicono i liquidatori – ribadisce Lando’ – non e’ arrivata nessuna concreta offerta, tranne una lettera inviata una settimana fa. Poi solo voci e qualche agenzia astutamente imbeccata. Ma poco importa, una proposta la si puo’ sempre preparare, firmare e spedire. Nel frattempo la pasionaria di destra e’ riuscita a far parlare di se’, ma soprattutto della sua attivita’ extrapolitica” come proprietaria della concessionaria di pubblicita’ Visibilia e della rivista Ciak. Santanche’, sottolinea Lando’, “sbaglia di grosso” lanciando il messaggio secondo cui “se un’orgogliosa discendente del mondo sanbabilino della destra milanese e’ disposta a prendere L’Unita’, vuol dire che L’Unita’ non conta davvero nulla”. E invece “L’Unita’ oggi conta, eccome. Lo dimostrano i messaggi di incoraggiamento e solidarieta’ che arrivano ogni giorno in redazione, compresa la proposta, reiterata, di un azionariato popolare”. Destra e sinistra restano “due modi diversi, anzi opposti, di leggere il presente e costruire il futuro. Ecco perche’ L’Unita’ non finira’ mai nelle mani di un editore di destra: perche’ se cio’ dovesse accadere, finirebbe L’Unita'”. A garantire l’identita’ di sinistra del quotidiano, conclude il direttore, sono “i suoi giornalisti e i suoi poligrafici. Ma soprattutto i suoi lettori”. In prima pagina anche il messaggio del comitato di redazione ai lettori. “Chi vuole salvare L’Unita’ deve presentare ora un’offerta solida dal punto di vista economico, che abbia la condivisione piu’ ampia possibile nel mondo vicino al giornale” e questo significa “il Pd, il mondo del lavoro e del sindacato, quello dell’associazionismo e della militanza storica della base del partito”. Il cdr conferma che “sarebbe in arrivo un’integrazione alla proposta presentata giorni fa da Matteo Fago, aspettiamo di vederla e di conoscere la valutazione dei liquidatori in proposito. Ricordiamo comunque a Fago che il suo dovere di imprenditore oggi e’ il pagamento degli stipendi dei lavoratori che stanno conservando il valore della testata mantenendola in edicola”. (ANSA)