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LTE IN ITALIA, PROSEGUONO LE SPERIMENTAZIONI

Anche se lentamente, continua la sperimentazione della nuova tecnologia LTE in Italia. La banda a 800 MHZ è la più efficace, in quanto assicura una migliore penetrazione del segnale e richiede meno antenne per coprire il territorio. Lo spettro 800 MHZ sarà occupato dalle tv locali fino al 2013 (i canali 61-69 UHF). Come noto, la liberazione dei suddetti canali è legata al passaggio definitivo dell’Italia dall’analogico al digitale, che dovrebbe avvenire entro la fine del 2012. La procedura è stata bloccata dalle tv locali, che ritengono inadeguati gli indennizzi che lo Stato intende corrispondere per l’abbandono delle frequenze. Non è escluso, comunque, il rischio di possibili interferenze anche tra il segnale LTE e quello del digitale terrestre, che sarebbero causate dalla vicinanza tra il canale 61 e il canale 60, molto usato dalle tv.
Gli altri blocchi di frequenze, ma in particolare i 2600 MHZ, saranno di particolare utilità agli operatori per gestire i picchi di traffico nelle zone più popolate. Le nuove frequenze richiedono grossi sforzi economici alle telco, che si traducono nella creazione di siti ad hoc per poterle sfruttare. Si prevede che dovranno essere realizzati diecimila siti per completare la rete di nuova generazione.
Vodafone, che a settembre ha acquisito diritti d’uso per tutti i tipi di frequenze , è tra gli operatori più attivi nei test che si stanno svolgendo nelle principali città italiane. L’azienda sta sperimentando la 2600 MHZ a Roma e a Milano, e soprattutto ha già coperto l’intero territorio di Ivrea con la banda 1800 MHZ. Per la fine del 2012 Vodafone si prefigge di offrire a Milano, Roma, Torino e Napoli la connessione 4G sulla frequenza 1800 MHZ.
Ma l’arrivo della 4G non coinciderà con la scomparsa delle tecnologie che l’hanno preceduta. Vodafone lo prova, utilizzando la tecnologia Single Ran, che consente agli operatori di ottenere la completa convergenza di più reti wireless (quindi 2G, 3G e 4G). Single Ran introduce vantaggi essenziali, come per esempio una maggiore copertura del servizio e costi più bassi. per le telco che operano nel settore della banda larga mobile. Può inoltre essere uno strumento utilissimo per la transizione da 3G a 4G nei siti già esistenti. Gli investimenti effettuati da Vodafone per la Single Ran dimostrano che gli operatori non hanno alcuna intenzione di mandare in pensione 2G e 3G che, anzi, avranno una crescente copertura grazie alla 4G.
Rimane ampio il gap con la Germania, in cui il servizio è stato commercializzato da qualche mese, ma le altre potenze europee sono, più o meno, nella stessa situazione.

Giuseppe Liucci

editoriatv

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