Ottimismo, Barachini. Il sottosegretario vede la luce in fondo al tunnel della crisi dell’editoria. Il sottosegretario, che ha preso parte al convegno per la celebrazione dei sessant’anni dall’istituzione dell’Ordine dei giornalisti, ha invitato editori, operatori dell’informazione a guardare positivo per il futuro. E, per farlo, ha invitato tutti a valutare, come positivo, il via libera al regolamento Agcom sull’equo compenso, finalmente licenziato dall’autorità garante dopo un’attesa durata più di un anno, sicuramente troppo tempo. E, inoltre, il sottosegretario ritiene che si possa puntare forte anche sul Media Freedom Act in via di elaborazione in sede comunitaria.
Le parole del sottosegretario sono cariche d’ottimismo: “Perché l’editoria esca da questo momento di crisi cominciamo a valutare le luci alla fine del tunnel, come il regolamento Agcom sull’equo compenso che rappresenta sicuramente un passo in avanti: siamo arrivati a comprendere quanto l’informazione di qualità si paghi e le norme europee ci stanno dando una mano, stiamo lavorando come Dipartimento moltissimo sul Media Freedom Act, in sede europea e collaborando con le istituzioni e le commissioni parlamentari che se ne occupano. Il lavoro sarà lungo, ma estremamente importante e delicato e questa è una nostra responsabilità”.
Barachini, all’insegna dell’ottimismo, ha poi proseguito parlando proprio del Media Freedom Act: “I negoziati sono appena iniziati, saranno importanti per le grandi realtà editoriali, ma dobbiamo vigilare anche sulle realtà più piccole, meno potenti, che in questi negoziati potrebbero non aver riconosciuti sufficientemente diritti che invece a loro spettano. Ci preoccupa ad esempio il tema del traffico indiretto, non affrontato dal regolamento: il nostro compito è avere visione, non rincorrere i problemi quando il danno è fatto, ma anticiparli”.
Il sottosegretario s’è poi soffermato sul tema fondamentale del sostegno all’informazione. All’uopo, ha annunciato la volontà di allungare i contratti in essere con le agenzie di stampa. La crisi all’agenzia Dire, infatti, ha riportato d’attualità il tema e per Alberto Barachini è l’ora di intervenire. Così ha affermato: “C’è un ruolo cardine per la professione giornalistica nella democrazia e in ogni occasione pubblica ribadisco che la mia convinzione, solida, è quella di sostenere l’informazione: è un nostro dovere, lo facciamo con i contributi diretti e indiretti, lo faremo anche con una revisione dei contratti per l’acquisizione dei servizi con le agenzie di stampa, perchè vengano ridefiniti in un’ottica pluriennale di pluralismo e di sostegno alle realtà editoriali per un periodo più lungo di quello attuale e superando la logica delle proroghe”.