Lotta alla pirateria, digitale e no, l’Associazione Italiana degli Editori dedicherà una sezione del suo sito al contrasto del fenomeno.
L’iniziativa è stata comunicata dall’Aie ed è aperta ai soci dell’associazione editoriale e fornisce servizi importanti per fronteggiare la pirateria sia nella sua veste digitale che in quella “classica” che, ogni anno, sottrae introiti importanti al settore dell’editoria, aggravando i conti delle singole aziende e dell’intero comparto economico.
Nella sezione si leggono informazioni utili e le iniziative che saranno e sono state già messe in campo per fronteggiare il fenomeno.
“AIE fornisce ai propri soci protezione, assistenza e consulenza ai fini della prevenzione e della repressione della pirateria delle opere dell’ingegno.
Lo fa promuovendo controlli periodici sia presso copisterie, centri stampa e università, con l’intento di contrastare la pirateria “tradizionale” legata alle fotocopie, sia combattendo il fenomeno della pirateria elettronica in rete”.
Quindi gli obiettivi dell’azione: “Oltre ad azioni di controllo e intervento autonome, l’associazione agisce su indicazione dalla Commissione interna antipirateria o a partire da segnalazioni dei soci stessi. La possibilità di operare a favore di tutti i propri editori associati rende l’ufficio antipirateria di Aie un osservatorio privilegiato per quanto riguarda l’analisi delle nuove modalità e tendenze della pirateria informatica e lo studio delle relative contromisure. Non è agevole stabilire le dimensioni del fenomeno, dato che, come tutte le forme di attività illegale, tende a non essere facilmente quantificabile. Sulla base di stime di esperienza prudenziali, tuttavia, parliamo di diverse decine di migliaia di file unici (cioè titoli) che riproducono libri italiani attualmente disponibili in rete nei diversi formati. A livello di ricerca sperimentale l’Associazione italiana editori ha verificato che circa tre quarti dell’offerta legale è disponibile anche in versione pirata nell’arco di circa dieci giorni dalla data della sua pubblicazione”.
Quindi i risultati finora raggiunti: “Per quanto riguarda il fenomeno delle fotocopie, molti sono gli esercizi commerciali in cui -a seguito di controlli delle autorità- si sono riscontrate attività illecite e violazioni di diritto d’autore. Presso di essi sono state sequestrate oltre 45mila opere (cartacee o file) che hanno portato a sanzioni per oltre 700mila euro. In ambito digitale, invece, sono stati rimossi circa 200mila link, con una media che ha superato le cinquecento unità al giorno. Se ricordiamo che a volte un solo link porta ad un file che contiene anche decine di titoli diversi, il numero delle opere protette messe illecitamente a disposizione e rimosse aumenta considerevolmente”.