Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha approvato all’unanimità il “Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti” (la cosiddetta “Carta di Roma”) già approvato, ad aprile, dal Consiglio Nazionale della Federazione della Stampa. Il documento, che gli organismi rappresentativi della categoria hanno deciso di produrre, anche sulla base delle dichiarazioni espresse dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, entra a pieno titolo fra gli strumenti di lavoro del giornalismo italiano.
Nella Carta, che fa perno sul principio deontologico del “rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati”, si chiede ai giornalisti di “adottare termini giuridicamente appropriati”, per “evitare la diffusione di informazioni imprecise, sommarie o distorte” e “comportamenti superficiali e non corretti, che possano suscitare allarmi ingiustificati”.
I soggetti promotori si impegnano ad inserire le tematiche relative all’immigrazione tra gli argomenti trattati nelle attività di formazione dei giornalisti, e ad istituire un Osservatorio indipendente, d’intesa con istituti universitari e di ricerca e altri organismi, che sottoponga a periodico monitoraggio l’evoluzione del modo di informare su un fenomeno di rilievo crescente.
Ordine dei Giornalisti e Federazione della Stampa ritengono che la Carta, oggi definitivamente varata, testimoni la consapevolezza con la quale il giornalismo italiano cerca di far fronte alle sue responsabilità civili. Il protocollo verrà presentato in un convegno di studio che si terrà ai primi di luglio.
Fabiana Cammarano
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