”Rivedere nel piano nazionale per la televisione digitale terrestre, messa a punto dall’Agcom, la numerazione individuata perche’ esclude dai primi nove canali automatici le tv locali, inducendo in questo modo surrettiziamente il telespettatore l’idea che tali emittenti siano in una fascia di importanza subordinata rispetto alle televisioni nazionali”. L’invito parte dalla conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali guidata dal presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Davide Boni che domani si riunira’ a Roma, con i presidenti dei Comitati regionali delle comunicazioni delle regioni italiane, per fare il punto sulla situazione e stabilire le iniziative utili da adottare in vista anche dell’incontro urgente richiesto dalla Conferenza al presidente di Agcom, Corrado Calabro’.
”La singolare decisione dell’Agcom – denuncia Boni in una nota – mette in serissima difficolta’ le imprese televisive locali che si sono conquistate negli ultimi tre decenni spazi di mercato grazie all’impegno e alla professionalita’ di giornalisti e tecnici, assolvendo nel contempo alla completezza dell’informazione pubblica”.
”Inoltre – precisa – l’emittenza locale, in un panorama costellato dalla globalizzazione dell’informazione, che tende a un appiattimento verso modelli mutuati dall’esterno, ha sinora svolto un ruolo essenziale nell’assicurare la tutela dei valori identitari del regionalismo italiano, preservando la cultura locale”. (Asca)
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