L’OdG bacchetta la Rai: “Recepisca nostri codici e avvii dialogo”

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Il Cavallo della Rai, storico simbolo dell'azienda di viale Mazzini
La sede Rai di Roma
La sede Rai di Roma

E’ evidente che la Rai, in quanto azienda concessionaria del servizio pubblico, ha avuto e continua ad avere delle particolari e alte responsabilità verso il Paese, i cittadini e gli utenti tutti”.
E’ quanto si legge in un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. In riferimento al Contratto di Servizio di prossima approvazione, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti impegna “il presidente e il Comitato Esecutivo ad assumere un’iniziativa verso la Rai con l’obiettivo che: la Rai recepisca le carte ed i codici propri dell’OdG (Carta di Treviso, Perugia, Roma, Firenze, Milano, Codice di autoregolamentazione per i processi in tv), inserendoli al punto 3 dell’art. 3 (Oggetto del contratto di servizio); la Rai, di concerto con l’OdG, attivi percorsi di promozione e divulgazione di queste carte e codici internamente all’azienda ad ogni livello; per la verifica di quanto indicato all’art. 5 del contratto di servizio ‘Qualità dell’informazione’ la Rai, al pari di quanto previsto per la programmazione sociale, avvii un tavolo paritetico di dialogo e confronto con l’OdG”.
“E’ necessario – si legge ancora nell’ordine del giorno – che le indicazioni alla base del Contratto di servizio trovino concreta attuazione soprattutto in quella dimensione “sociale” che rappresenta in effetti una delle vocazioni e delle giustificazioni fondanti della presenza di un servizio pubblico radiotelevisivo in un’epoca come la nostra caratterizzata da una straordinaria espansione della capacità comunicativa. Ci vuole, in sostanza, più e non meno dimensione pubblica, più e non meno programmi che contribuiscano alla crescita culturale e civile del Paese, più e non meno responsabilità etica e civile. Questa è la peculiare ‘responsabilità sociale’ della Rai nei confronti del Paese, che dovrebbe essere valutata soprattutto per la qualità dei suoi programmi”.

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