Il Presidente SNAG Confcommercio, Andrea Innocenti: “Insieme a Fieg e alle altre organizzazioni di categoria degli edicolanti abbiamo chiesto al Governo, alla Conferenza delle Regioni e all’ANCI il riconoscimento della finalità di interesse pubblico per le attività di vendita della stampa quotidiana e periodica su aree e pertinenze demaniali marittime.” “L’esperienza durante la pandemia – ha ricordato Innocenti – ha dimostrato come le edicole svolgono un importante servizio di interesse pubblico.” “Chiediamo che tale funzione venga riconosciuta per le edicole poste sul demanio marittimo, con la conseguente applicazione del canone minimo previsto di 500 euro annui. In questi giorni molte edicole stanno ricevendo richieste di 2.500 euro e questo canone non è sostenibile per esercizi che occupano superfici molto limitate e hanno bassissimi fatturati derivanti dalla vendita di quotidiani e periodici. Un edicolante ricava solo il 18,7% lordo del prezzo di copertina stabilito dall’Editore. Chiediamo alle autorità competenti un intervento in materia che crei un sistema più equo e proporzionale rispetto alle superfici utilizzate, alla stagionalità, e ai fatturati connessi e che tenga conto degli interessi pubblici coinvolti.” Innocenti ha poi riportato un esempio concreto: “un’edicola di San Benetto a fronte di un canone teorico di 75 euro, ha ricevuto una richiesta di 2.500 euro, oltre il 10% di imposta regionale e una cauzione di 7.500 euro.” E ha poi concluso “Serve un intervento correttivo, altrimenti molte edicole stagionali non riapriranno con grave compromissione del diritto di leggere il giornale in lidi, spiagge e porti etc.. tutte aree nelle quali è importante garantire l’accesso all’informazione a mezzo stampa.”
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