Alla Buchmesse di Francoforte ci sarà “un’Italia corale, plurale e ricca”. Parole e musica di Mauro Mazza, commissario straordinario incaricato dal governo Meloni di coordinare le attività italiane alla Fiera del libro che si terrà in Germania. Un appuntamento importante, per il nostro Paese, che nel 2024 sarà ospite, o meglio Paese d’onore alla kermesse europea più importante per l’editoria.
Mazza in un intervento pronunciato alla Leopolda, ha dichiarato: “Alla Buchmesse porteremo un’Italia corale, plurale e ricca. Sarà una grande opportunità per la nostra cultura in generale che si prepara a dare prova di capacità di confronto e di dialogo, puntando sulla ricchezza delle idee”. Quindi ha aggiunto: “Francoforte si aspetta molto da noi e noi ci aspettiamo molto da Francoforte: si annuncia una bella e importante avventura, con un mondo dell’ editoria italiano vivo e vitale che va incontro al futuro con entusiasmo, per dare un’immagine di forza e sostanza al mondo del libro italiano anche per la conquista di nuovi spazi all’estero, a partire dal mercato di lingua tedesca”. “Nessuno vuole convincere né tantomeno convertire nessuno. Ma vorremmo conoscerci e farci conoscere meglio, incontrarci, dialogare come mai finora è stato possibile, senza censure né cesure”, ha continuato il Commissario Mazza a proposito della filosofia che sosterrà la partecipazione italiana. Per Mazza, “il dialogo darà buoni frutti se sarà accompagnato anche da incontri personali tra scrittori e lettori”. Non è un mistero: la destra di governo ha lanciato una crociata anche nel mondo culturale e non c’è da meravigliarsi se, come registratosi a Torino, si verifichino tensioni tra la cultura a sinistra e quella a destra. O, quantomeno, se così viene descritto il dibattito che animerà la vita culturale italiana (o quello che ne rimane) in questi anni.
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