È tempo di rimboccarsi le maniche per ricostruire una normativa per l’editoria che sia, contemporaneamente, al passo coi tempi e garantisca all’intero comparto di sopravvivere alla tremenda crisi che, da anni ormai, la ghermisce.
Ne è convinto il sottosegretario Andrea Martella che, nei giorni scorsi, ha parlato di una nuova legge 5.0 per disciplinare il settore. L’esponente del governo Pd-M5S, intervenuto a Venezia all’iniziativa patrocinata dal sindacato dei giornalisti veneti, ha promesso impegno e lungimiranza. “Necessario mettere in campo una nuova legge sull’editoria, che chiameremo Editoria 5.0, che possa modernizzare l’intero settore e che possa portare una nuova stagione di rinnovamento per il giornalismo e per l’editoria”. Quindi ha aggiunto: “L’intervento normativo vuole avere l’obiettivo dell’ingresso di nuove norme e di un nuovo sistema con incentivi che possano dare sostegno a tutto il settore, in tutta la sua filiera, anche con l’ampliamento del sostegno indiretto. Dare parte della web tax all’editoria -, ha concluso sul punto Martella -, credo possa essere un segno importante, anche perché può essere destinata a favorire abbonamenti cartacei e digitali, e per una campagna di diffusione del giornali nelle scuole”.
Snag sta lavorando per un rilancio della rete. Incontra numerose difficoltà, che derivano maggiormente dai soggetti che dovrebbero “edificare” il settore. La disponibilità è comunque massima e gli ultimi accadimenti lo dimostrano apertamente. Pertanto vengano avanti le idee.