Mondadori Scienza, i giornalisti indicono lo sciopero contro i licenziamenti annunciati dalla casa editrice. Braccio di ferro in vista, che adesso sembra entrare nel vivo anche perché, secondo i giornalisti, l’azienda nonostante le tante richieste, non avrebbe dimostrato alcuna intenzione di fare un passo indietro sui suoi propositi. Che riguarderebbero i licenziamenti, appunto, per un terzo dell’attuale organico della divisione di Mondadori Scienza.
L’assemblea dei giornalisti di Mondadori Scienza, contro i licenziamenti, ha annunciato che i lavoratori incroceranno le braccia il 5, 6, 9, 10 e 11 maggio prossimi. “Durante sei settimane di trattative il Cdr e le rappresentanze sindacali hanno messo sul piatto un ventaglio di proposte concrete e attuabili per consentire all’azienda di ridurre i costi senza tagliare i posti di lavoro, mentre i giornalisti hanno continuato a lavorare responsabilmente pur con la prospettiva di essere licenziati. Nonostante questo, la Mondadori ha rifiutato di discutere le nostre proposte”. Così in una nota, l’organismo di rappresentanza ha tratteggiato le ragioni che hanno portato al precipitare della situazione. “Un atteggiamento di chiusura incomprensibile e irresponsabile in un momento storico così difficile”.
Ma accanto allo sciopero c’è un’altra “sorpresa”. I lavoratori, infatti, hanno sfiduciato gli attuali direttori delle testate Raffaele Leone e Sarah Pozzoli “in quanto hanno avallato la decisione aziendale di licenziare un terzo della forza lavoro.
Nel contempo deplora la chiusura dimostrata dall’azienda nel non considerare le diverse soluzioni alternative al licenziamento proposte dal sindacato, e sollecita la ripresa delle trattative per scongiurare esiti traumatici”. La decisione è stata annunciata dal comitato di redazione di Mondadori Scienza e dai fiduciari.
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