Il numero dei libri pubblicati nel 2012 rimane stabile, diminuisce invece di quasi un quinto la tiratura rispetto al 2011. I dati sono stati rilevati dall’Istat, secondo cui nel 2012 sono stati pubblicati 59.230 libri, per un totale di 179 milioni di copie. Aumentano le prime edizioni, che rappresentano il 64,8% della produzione, mentre i grandi gruppi editoriali spadroneggiano nel panorama nazionale: rappresentano un decimo di tutte le case editrici ed hanno prodotto 235 titoli con una tiratura di quasi 840 mila copie. La piccola editoria, che pesa il 58,7% sul totale, ha invece pubblicato in media 4 titoli in circa 5 mila copie.
Ancora in calo i lettori di libri e quotidiani
Continua a scendere la percentuale di lettori di libri. Nel 2014 solo il 41,4% delle persone in età scolare si dedica alla lettura (-1,6% rispetto al 2013). I cosiddetti “lettori deboli”, chi legge fino a tre libri in dodici mesi, sono quelli che calano maggiormente (dal 46,6% di un anno fa al 45%), mentre resta più o meno stabile la quota di coloro che leggono almeno 12 libri. La maggior parte dei lettori italiani sono i giovani tra gli 11 e i 19 anni (il 53,5% degli 11-14enni e oltre il 51% dei 15-19enni) ma anche le donne (48%) leggono più degli uomini (34,5%).
Questi dati si inseriscono in un calo generale dei lettori che ha avuto inizio nel 2010 soprattutto tra i lettori di quotidiani: nel 2014 legge un quotidiano almeno una volta a settimana il 47,1% della popolazione di sei anni e più ma la percentuale è in costante calo dal 2010 (quando i lettori erano il 55%).