Marco Beltrandi, parlamentare radicale eletto nelle liste del PD, ha depositato la richiesta di commissione parlamentare che possa informare istituzioni e cittadini sul complesso fenomeno internet. Beltrandi afferma che: “Dopo la concitazione delle ore che hanno seguito l’aggressione violenta perpetrata a danno del premier Silvio Berlusconi, è giunto il momento di proporre un dibattito costruttivo per il Paese avente ad oggetto la conoscenza dei meccanismi che informano l’utilizzo di Internet, le insidie che potrebbe nascondere e le grandissime opportunità che offre per lo sviluppo di una società aperta”.
Prosegue Beltrandi: “il clima politico instauratosi potrebbe indurre a far apparire internet non come opportunità, bensì come pericolo, tanto che l’utilizzo della rete sta attualmente ricevendo critiche non sempre fondate su elementi di conoscenza esaustiva dei suoi meccanismi di funzionamento. La grave aggressione occorsa al premier potrebbe indurre, sullo slancio dell’emotività, alla proposizione di norme potenzialmente in contrasto con il principio della libera circolazione delle informazioni e della libera manifestazione del pensiero”.
Con questo strumento parlamentare il deputato radicale intende “non differire ulteriormente la necessità ed il dovere di aprire un proficuo dibattito istituzionale e politico sul tema in oggetto a cui partecipino tutte le forze politiche rappresentate. Il Parlamento può riappropriarsi della centralità politica smarrita, divenendo motore del dibattito e guida sicura del Paese”.
La Fnsi e le Assostampa regionali plaudono alle parole di Giorgia Meloni che apre all’equo…
Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…