A tutela della libertà di stampa, la Cassazione ha deciso che quando la magistratura perquisisce le redazioni prelevando copia delle mail archiviate nei pc, questo atto di indagine deve essere considerato un “sequestro” vero e proprio che si può contestare al Tribunale del riesame per violazione del segreto professionale. Bocciata la Procura di Bari che – contro il giornalista del Corriere Sergio Rizzo – sosteneva che la stampa delle mail da parte della polizia giudiziaria “non costituisce sequestro” perché sono copie.
fonte: www.francoabruzzo.it
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