Un gruppo di esperti di un certo livello, lo scorso 22 gennaio ha consegnato, al commissario europeo per l’Agenda Digitale Neelie Kroes, un rapporto sul pluralismo dei media in Europa
Tra le altre cose raccomanda che l’Ue abbia maggiori competenze per poter far rispettare la liberta’ di stampa in tutti i Paesi, cosi’ come su Internet.
Il rapporto, che si sofferma sulla situazione dei media in Ungheria, ma anche in Italia e Francia, propone un’armonizzazione delle legislazioni nazionali (in particolare in materia di protezione dei dati o sulla diffamazione), partendo dal fatto che i media europei si muovono in un ambito senza frontiere.
“Ci sono seri motivi per fare in modo che l’Europa si occupi della protezione della libertà di stampa e del pluralismo”, commenta il Financial Times: “Alcuni tra gli ultimi arrivati, e in particolare l’Ungheria, hanno recentemente adottato misure che minacciano seriamente l’indipendenza della stampa. Tuttavia c’è una contraddizione nel voler difendere questo principio fondamentale concedendo più poteri a Bruxelles sui media europei:
Accordare alla Commissione la sorveglianza sui regolatori dei media aprirebbe la porta a una nuova forma di interferenza, stavolta da parte di Bruxelles. […] Ci sono metodi migliori per assicurarsi che i regolatori dei media non siano marionette degli stati. La Carta europea dei diritti fondamentali, che impone agli Stati il rispetto della libertà di stampa e del pluralismo, è vincolante dal 2009, e le violazioni possono essere sottoposte a una procedura giudiziaria. Le sfide lanciate da Paesi come l’Ungheria dimostrano che c’è bisogno di strumenti più efficaci per impedire ai governi di calpestare i diritti democratici. L’Europa soffre perché non ha una panoplia di risposte graduali alle violazioni, come il congelamento dei fondi per i governi che oltrepassano la linea rossa. […] Comunque sia, trasformare Bruxelles nel nuovo padrone dei media non è il modo migliore di assicurare una stampa libera e vivace.”
(da PressEurope, il meglio della stampa europea, del 24/01/2013)
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