Liberazione Silvia Romano, Alg: “I giornalisti stavano lavorando”

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“I giornalisti stanno lavorando e non sono sui Navigli a prendere l’aperitivo. Se si conviene su questo elemento base, il caldo invito di tutti, in questo periodo di emergenza Covid-19, è quello di cercare di rispettare al massimo le disposizioni sanitarie previste in questo frangente”. Lo ha affermato in una nota il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini, chiudendo il dibattito che in queste ore si è sviluppato a Milano, anche su intervento del sindaco Giuseppe Sala, dopo la condanna degli “assembramenti” di giornalisti in attesa dell’arrivo della cooperante liberata pochi giorni fa, Silvia Romano.

Perucchini ha aggiunto: “I giornalisti e gli operatori dell’informazione non vanno né colpevolizzati né additati come irresponsabili quando, nel cercare di fare il loro lavoro – informare i cittadini – si ritrovano anche in tanti a meno di un metro di distanza l’uno dall’altro. Da loro, come da ciascun lavoratore, va preteso il rispetto delle disposizioni previste dal Protocollo di sicurezza Covid-19 dei lavoratori condiviso dal Ministero della Salute laddove indica che, “qualora l’attività lavorativa imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie”.

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