E’ stata sconvocata la seduta di questa sera sul decreto liberalizzazioni. Nel pomeriggio il governo e i relatori hanno presentato in commissione Industria un pacchetto di emendamenti su diversi temi, a cominciare dalle professioni e dal tribunale delle imprese. I lavori riprenderanno lunedì.
Sono una ventina i temi che la commissione Industria del Senato deve ancora affrontare sui 97 articoli del decreto liberalizzazioni. In alto mare resta ancora la questione delle farmacie. Tra i temi in stand by, alla prova del voto, sono attesi i ‘nodi’ più delicati che vanno dalle professioni al Tribunale delle imprese, dalla separazione Eni-Snam alle disposizioni sui carburanti (in particolare l’articolo 17 sulla distribuzione e i patti di esclusiva con i petrolieri). Sul tavolo anche l’emendamento del governo sull’Imu della Chiesa cattolica presentato ieri e su cui si attende il parere della commissione Bilancio previsto per lunedì prossimo.
Sulle professioni il governo ha presentato un emendamento che in parte rappresenta una marcia indietro: salta l’obbligo di preventivo scritto se richiesto dal cliente e non c’è più illecito disciplinare per chi non rispetta le nuove regole sul preventivo. Una novità: il numero dei soci professionisti o la partecipazione al capitale sociale dei professionisti deve essere tale da determinare la maggioranza di due terzi nelle deliberazioni o decisioni dei soci.
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