La legge di stabilità del 2012 (legge 183/2011) prevede che, con decreto del Presidente della Repubblica, entro la fine del 2012, venga approvata una riforma degli ordini professionali nel senso della liberalizzazione e già modifica, in tal senso, la determinazione delle tariffe. Viene, infatti, liberalizzata la determinazione del compenso spettante al professionista, con l’eliminazione delle tariffe professionali.
Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, nella sua ultima riunione, ha manifestato forti preoccupazioni per le conseguenze di tali novità. «L’Odg è consapevole – si legge in una nota – delle pressioni che arrivano dall’Europa, in tema di liberalizzazione delle professioni, ma è preoccupato che una materia così delicata venga affrontata senza valutare pienamente il ruolo di garanzia deontologica rappresentato dall’Ordine.
L’informazione è, appunto, un diritto dei cittadini. Come tale è previsto dalla Costituzione della Repubblica che la richiama proprio per sottolineare le speciali garanzie da accordarle, riconoscendo il ruolo essenziale nella crescita democratica del Paese, assicurando ai cittadini stessi la possibilità di conoscere per capire, di sapere per poter contribuire in maniera responsabile alle scelte per il progresso sociale e civile del Paese».
Presso l’Odg è stato creato un gruppo di lavoro con lo scopo di offrire, in tempi brevi, una valutazione sul tema in questione da consegnare a chi sarà chiamato a mettere a punto il previsto decreto del Presidente della Repubblica.
«I giornalisti – conclude la nota – hanno doveri in più ed è necessario che su questi doveri vigili un Ordine che ha dimostrato di sapere intervenire, tra l’altro, tutelando la deontologia, imponendo il rispetto dei minori e delle parti più fragili della società, adottando misure che stabiliscono regole severe proprio a tutela dei diritti dei cittadini».
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