Editoria

L’endorsement (smentito) di Boccia alla Lega fa esplodere la bagarre al Sole 24 Ore

Una frase del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, manda in fibrillazione il Sole 24 Ore. Al centro della querelle ci sarebbe un endorsement politico (poi smentito dallo stesso Boccia) a favore della Lega.

Tutto nasce dalle parole pronunciate dal presidente dell’organo che riunisce gli industriali italiani nel corso di un’assemblea generale tenutasi a Vicenza. Boccia aveva spiegato che, tra le compagini che formano il governo, la sua fiducia andava alla Lega definita quale “componente importante” a cui erano legate “aspettative altissime”.

La polemica è divampata subito.

Prima l’ex ministro Carlo Calenda ha rivolto, su Twitter, a Boccia parole di fuoco (“Chissà se le imprese credono anche nel piano B, nel trasformare l’Italia in una democrazia illiberale, nello spread fuori controllo etc. Mai un presidente aveva fatto un endorsement così a un partito politico. Vergognoso”) a cui il presidente di Confindustria ha replicato con sarcasmo (“Ci dà consigli dicendo che siamo una categoria debole, sapendo che lui nemmeno riesce ad organizzare una cena a casa sua con i membri del suo partito”).

Ma a Boccia non è andato giù di dover passare per leghista e così, per chiarire l’equivoco,  in un’intervista rilasciata a Radio Capital al giornalista Massimo Giannini, corregge il tiro e parla di provocazione indirizzata alla linea “ondivaga” di Salvini (“verde sui territori, gialloverde al governo”) che è stata malinterpretata dai social.

Ma intanto la “frittata” era fatta. Era già sceso in campo il comitato di redazione del Sole 24 Ore. I giornalisti hanno chiesto chiarezza ed equidistanza per non rischiare che il loro lavoro possa perdere di credibilità.

In una breve nota, il Cdr del quotidiano economico ha rampognato il presidente della Confindustria che edita radio e giornale: “La redazione del Sole 24 Ore, come testimoniato nel lavoro quotidiano e anche nelle numerose e pubbliche prese di posizione in questi anni difficili, considera autonomia e indipendenza cardini indispensabili di un’informazione credibile. Questo a garanzia dei giornalisti stessi, ma soprattutto dei lettori. Torna a ribadirlo in queste ore, dopo le notizie di cronaca sull’endorsement del presidente di Confindustria, azionista di riferimento della società editrice, a favore di una forza politica. Una scelta chiara, ma discutibile, in un momento difficile per il Paese. Confindustria ne dibatterà magari al suo interno opportunità e ragioni; la redazione del Sole 24 Ore assicura invece da subito ai lettori che non accetterà il rischio di un’informazione politicamente orientata che ne comprometterebbe irrimediabilmente gli standard di qualità”.

Al Comitato di Redazione ha risposto il neodirettore Fabio Tamburini che parla di franintendimenti e strumentalizzazioni: “Considero inaccettabile che venga messa in dubbio l’autonomia e l’indipendenza del giornale di cui sono il primo garante. E assicuro che l’azionista ne è totalmente rispettoso, nei fatti e non a parole. Capita raramente – sottolinea il direttore – che un editore sia così coerente. “Le notizie di cronaca sull’endorsement del presidente di Confindustria a favore di una forza politica” come è scritto nel comunicato del Cdr con riferimento alla Lega sono una forzatura clamorosa del suo intervento a Vicenza. Al cdr dico – conclude Fabio Tamburini – che con me direttore l’autonomia e l’indipendenza del giornale non sono in discussione. D’altra parte, anche in questo caso, i fatti parlano chiaro e i contenuti del giornale lo confermano”.

A chiudere la polemica, infine, la nota dei vertici della società editrice che si dissocia dal Cdr: “L’editore – si legge nel comunicato – considera autonomia e indipendenza valori fondanti dell’informazione del Sole 24 Ore e per questo si dissocia dal comunicato del CdR che, utilizzando le proprie prerogative sindacali che l’editore rispetta pubblicando il comunicato stesso pur non condividendolo, utilizza ricostruzioni smentite dall’interessato. L’editore invita il cdr a un maggiore equilibrio in un momento in cui si sta attuando un faticoso rilancio dell’azienda che potrebbe essere messo in difficoltà anche da queste iniziative”.

Salvatore Monaco.

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