Legge Stabilità. Approvato Odg su contributi editoria

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riforma-editoria
 Nell’ambito del ddl “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015). (C. 2679-bis-A)” è stato approvato l’ordine del giorno A/216 riguardo il ripristrino del fondo editoria.
Nei dettagli:
La Camera, 
   premesso che: 
    il drastico taglio dei fondi per il sostegno all’editoria, operato nel corso degli ultimi otto anni ha messo a rischio la sopravvivenza di oltre cento testate, tra quotidiani e periodici, edite da cooperative, non profit, associazioni e fondazioni; 
    32 di esse hanno già sospeso la propria attività con la perdita di centinaia di migliaia di copie giornaliere e con la scomparsa di oltre 950 posti di lavoro, tra diretti ed indiretti, e che – cosa ancor più grave – si è assestato, in tal modo, per la prima volta e nell’indifferenza generale, un colpo durissimo al pluralismo nonché al diritto ed alla qualità dell’informazione; 
    è di assoluta urgenza un intervento per evitare la scomparsa della restante offerta informativa del comparto che opera, in gran parte, nel campo dell’informazione locale. Una tale evenienza cancellerebbe la possibilità di far convivere chiavi interpretative plurime e diverse di molte realtà locali; produrrebbe la cancellazione di oltre 350.000 copie giornaliere e la perdita di oltre 4000 posti di lavoro tra giornalisti, poligrafici e lavoratori dell’indotto; 
    oltre alle difficoltà aggiuntive per INPGI – l’ammontare dei costi per lo Stato, in termini di ammortizzatori sociali e di mancate entrate contributive e fiscali, sarebbe di molto superiore alle somme necessarie per integrare, fino al fabbisogno, le risorse attualmente disponibili; 
    più volte, il Parlamento – nella piena convinzione che la qualità, il pluralismo e la completezza dell’informazione costituiscono la misura effettiva dello spessore della democrazia – ha sollecitato maggiori risorse ed una loro più adeguata finalizzazione a sostegno dell’editoria,
 
impegna il Governo
 
a valutare l’opportunità di sostenere, anche con risorse aggiuntive, il processo già avviato nel settore dell’editoria – a garanzia di un adeguato rispetto del pluralismo dell’informazione – necessario alla sopravvivenza di tante voci minori, di natura locale e delle minoranze linguistiche. 
9/2679-bis-A/216. Blazina, Rampi, Coscia, Piccoli Nardelli, D’Ottavio, Malpezzi, Ghizzoni, Rocchi, Ventricelli, Ascani, Bossa, Carocci, Coccia, Crimì, Malisani, Manzi, Narduolo, Pes, Paolo Rossi, Sgambato.

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