“E’ una proposta totalmente aperta al dialogo, stiamo già discutendo con il relatore e il sottosegretario Lotti come cambiarla. E’ la prima proposta di legge del M5S messa in rete e discussa con gli iscritti che hanno potuto intervenire per modificarla. Inizialmente il progetto mirava all’abolizione del finanziamento, poi si è trasformato nel reinvestimento di questi fondi in start-up di giovani giornalisti, ed è una delle ipotesi possibili”. Lo ha detto Giuseppe Brescia, deputato del Movimento 5 Stelle, che ha presentato la proposta di legge per l’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria, in discussione in Commissione Cultura alla Camera, nel corso dell’audizione di Ordine dei Giornalisti e Inpgi, alla presenza del sottosegretario con delega all’Editoria, Luca Lotti. “Non stiamo facendo la guerra a nessuno, semmai c’è una parte della stampa che la fa a noi – ha aggiunto Brescia, rispondendo alle critiche di Giorgio Lainati (FI) -. Vogliamo riformare un settore che ha preso una deriva causata anche da fondi elargiti senza criteri accettabili. Non c’è nessuna marcia indietro. Abbiamo migliorato il testo e siamo aperti al dialogo per vedere come migliorare ulteriormente la proposta di legge e fare ciò che serve al settore per ripartire”. “Possiamo individuare i criteri che vogliamo, poi dobbiamo trovare meccanismi a posteriori per verificare che quei meccanismi abbiano funzionato – ha risposto il relatore del provvedimento, Roberto Rampi (Pd) -. In tempo di scarsità di risorse, se si sbaglia a collocarle si produce un disastro. Ribadisco la volontà di provare a trovare una sintesi positiva tra gli interessi qui rappresentati, per riformare la norma e provare a raggiungere un risultato. Il fatto che il sottosegretario Lotti abbia deciso di partecipare alle audizioni ci pone nella condizione di fare qualcosa insieme anche al governo”. (ANSA)