Tra i punti più dibattuti della legge comunitaria (C. 2320-A), che hanno acceso ieri la discussione in Aula alla Camera contribuendo al rinvio a stamattina dell’esame del provvedimento, c’é un emendamento a firma di Paolo Gentiloni (Pd) in materia di frequenze tv. In particolare, la formulazione proposta da Gentiloni modifica l’articolo 39 quater della legge, nel quale è stata recepita – su proposta del Governo – la delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che ha definito i criteri per l’assegnazione delle frequenze con il passaggio al digitale terrestre, indicando in cinque nuove reti il dividendo che sarà messo a gara. L’emendamento Gentiloni aggiunge alla pronuncia dell’Agcom tre paletti: evitare il protrarsi di posizioni dominanti; stabilire che la gara procuri un’adeguata valorizzazione alle casse dello Stato (sia cioé un’asta competitiva e non un ‘beauty contest’); riservare un dividendo digitale agli operatori di telecomunicazioni.
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