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Legge 30 dicembre 2018, n. 145

Comma 810

Nelle more  di  una  revisione  organica  della  normativa  di settore, che tenga conto anche delle  nuove  modalita’  di  fruizione dell’informazione da parte dei cittadini, i contributi  diretti  alle imprese  editrici  di  quotidiani  e  periodici  di  cui  al  decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, sono progressivamente ridotti fino alla loro abolizione, secondo le seguenti previsioni:

a) a decorrere dal 1° gennaio 2020:

     1) la legge 7 agosto 1990, n. 230, e’ abrogata;

     2) all’articolo 1, comma 1247, della legge 27 dicembre 2006,  n.296, le parole: « , nonche’ alle  imprese  radiofoniche  private  che abbiano svolto attivita’ di informazione  di  interesse  generale  ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 250 » sono soppresse;

b) il contributo diretto erogato a ciascuna impresa editrice  di cui all’articolo 2, comma  1,  lettere  a),  b)  e  c),  del  decreto legislativo 15 maggio 2017, n.  70,  in  deroga  a  quanto  stabilito all’articolo 8 del medesimo decreto legislativo 15  maggio  2017,  n. 70, e’ ridotto progressivamente con le seguenti modalita’:

     1) per l’annualita’ 2019, l’importo complessivamente erogabile a ciascuna impresa  editoriale  e’  ridotto  del  20  per  cento  della differenza tra l’importo spettante e 500.000 euro;

     2) per l’annualita’ 2020, l’importo complessivamente erogabile a ciascuna impresa  editoriale  e’  ridotto  del  50  per  cento  della differenza tra l’importo spettante e 500.000 euro;

     3) per l’annualita’ 2021, l’importo complessivamente erogabile a ciascuna impresa  editoriale  e’  ridotto  del  75  per  cento  della differenza tra l’importo spettante e 500.000 euro;

c) a decorrere dal 1°  gennaio  2022  non  possono  accedere  al contributo le imprese  editrici  di  cui  all’articolo  2,  comma  1, lettere a), b) e c), del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70;

d) al fine di perseguire obiettivi di valorizzazione e diffusione della cultura e del pluralismo  dell’informazione,  dell’innovazione tecnologica e digitale e della liberta’ di stampa,  con  uno  o  piu’ decreti della Presidenza del Consiglio dei ministri sono  individuate le modalita’ per il sostegno e  la  valorizzazione  di  progetti,  da parte di soggetti sia pubblici che privati, finalizzati a  diffondere la cultura della libera  informazione  plurale,  della  comunicazione partecipata  e  dal  basso,  dell’innovazione  digitale  e   sociale, dell’uso dei media, nonche’ progetti volti  a  sostenere  il  settore della distribuzione editoriale anche avviando processi di innovazione digitale, a valere sul Fondo per il pluralismo di cui all’articolo  1 della legge 26 ottobre 2016, n. 198.

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