Si legge un chiaro ottimismo nella parole di Ernesto Ferrero, direttore del Salone del Libro di Torino, giunto alla sua ventiquattresima edizione che si svolgerà dal 12 al 16 Maggio 2011.
A dispetto delle previsioni di imminente fine del libro cartaceo, il Salone Internazionale del Libro si presenta quest’anno con un layout completamente nuovo e grandi numeri che dimostrano che il caro vecchio libro gode ancora di ottima salute.
Il Salone quest’anno ospiterà ben 150 editori, sedici regioni Italiane e a fare da contorno alla manifestazione 1.300 eventi, con tanti momenti di incontro e dibattiti.
Insomma nell’anno del 150° anniversario dell’Unità di Italia, anche l’editoria prende parte alla festa, promuovendo e celebrando il nostro immenso patrimonio culturale.
Nello specifico in occasione del 150° verrà presentata la mostra “1861-2011 L’Italia dei libri”, un viaggio culturale che ripercorre l’evoluzione negli anni dell’editoria Italiana., basti pensare che nel 1861 l’Italia aveva il 70% di analfabeti ed oggi il mercato editoriale italiano è il settimo nel mondo.
Ma non dimentichiamo che il Salone del Libro è una manifestazione internazionale e in quanto tale da sempre aperta al confronto e allo scambio culturale con altri paesi, quest’anno ospite d’onore è la Russia, una partecipazione che rientra nell’ambito dell’Anno della Cultura e della Lingua Russa in Italia e dell’Anno della Cultura e della Lingua Italiana in Russia.
D’altra parte la Russia ha sempre vantato grandi autori dalla Letteratura classica a quella contemporanea e la Fiera sarà un’occasione per dare spazio agli autori contemporanei dell’era post –sovietica che reggono bene il confronto con i grandi del Novecento.
Tema conduttore della fiera sarà la memoria, tema ripreso dall’edizione precedente che prosegue quest’anno attorno i problemi e i temi dell’Unificazione d’Italia, con l’apporto di preziosi interventi di scrittori e intellettuali, uno su tutti la lettura del Boccaccio di Dario Fo.
Sembra dunque superfluo dover sottolineare che il libro tradizionale, non abbia per il momento da temere il sorpasso dell’ebook, ma proprio perché il libro su carta gode ancora di tanto seguito, sarebbe il caso che una mano in più provenga anche dallo Stato.
A tal proposito è interessante la proposta di Legge che stabilisce un tetto massimo allo sconto praticabile sul prezzo di vendita, fissandolo al 15 per cento, ma consente sconti ulteriori in occasione di campagne promozionali, campagne, però, che non possono durare più di un mese e alle quali i librai possono scegliere di non aderire.
Applicando questa norma, si giungerebbe ad un giusto compromesso tra grandi e piccoli editori, non svantaggiando in particolare questi ultimi.
Arianna Esposito
Solo gli iscritti all’albo professionale, cioè i giornalisti, possono firmare i comunicati stampa. Ciò che…
Padre Benanti e l’intelligenza artificiale. Secondo il presidente del comitato per l’intelligenza artificiale presso il…
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi teme che l’intelligenza artificiale possa trasformarsi in un “pericoloso…
Oggi alle 18 in piazza Venezia a Roma Il Tirreno sarà premiato con il Digital…
Il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini conferma di essere “un grandissimo fautore dei finanziamenti pubblici” all’editoria…
C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…