Le parole di Mattarella uniscono (una volta tanto) editori e giornalisti

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Le parole del presidente Sergio Mattarella uniscono editori e giornalisti. La Fieg e l’Ordine dei giornalisti lodano l’intervento del Capo dello Stato alla cerimonia del Ventaglio. Il presidente della federazione italiana degli editori di giornali, Andrea Riffeser Monti, ha affermato di sottoscrivere “con piena convinzione le parole del Presidente Mattarella sul valore del pluralismo dell’informazione per il funzionamento della democrazia e sulla necessità che le istituzioni rivolgano attenzione e sostegno a tale valore”. E ancora: “Per gli editori della Fieg – ha affermato Riffeser – particolare rilievo assume il riferimento di Mattarella alla necessità di una nuova legge organica sull’editoria, come è avvenuto in precedenti occasioni, quando il settore è stato investito da importanti mutazioni tecnologiche con conseguenze significative sulle modalità di diffusione e di fruizione delle notizie”. Ma non è tutto: “Come ha affermato il Presidente occorre creare le condizioni per accompagnare la transizione in atto. I vertici del Governo, fra i quali sono presenti giornalisti, hanno il dovere di rispondere con azioni concrete al richiamo del Presidente della Repubblica”.

Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, ringrazia il presidente Mattarella “per le importanti parole che ha pronunciato sulla funzione costituzionale dei giornalisti, sul diritto ad essere informati come architrave della democrazia, sulla necessaria tutela per i colleghi sempre più spesso vittime di attacchi anche violenti”. Bartoli aggiunge: “Non sono mancati, inoltre, le indicazioni di prospettiva alla luce dei nuovi scenari digitali dell’informazione e la necessità di preservare il pluralismo e l’autonomia della stampa proprio come argine al pericolo della disinformazione e manipolazione. Il riferimento ad una riforma della legge sull’editoria è un importante segnale anche per quanto riguarda l’aggiornamento delle norme sulla professione giornalistica”. Per il presidente Cnog, infine, “la riflessione del presidente Mattarella giunge in contemporanea con le raccomandazioni della Commissione europea con il report sullo Stato di diritto dell’Unione. Anche qui un forte monito per la tutela del giornalismo, l’indipendenza e l’autonomia dei media; settore che diventa sempre più nevralgico per la tenuta dell’assetto democratico”.

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