Editoria

Le libertà di chi odia: il nuovo che disavanza

La libertà di stampa non è un’eccellenza italiana; anzi. Se ci fosse un mondiale non ci andremmo, come nel calcio; ma nel calcio l’esclusione dal circolo dei grandi è un dramma nazionale, che per il pluralismo un’abitudine, è da decenni che va così, però riusciamo a fare sempre peggio. Le ragioni sono diverse: una storica concentrazione dei mezzi di comunicazione, il problema mai risolto della commistione tra interessi politici, finanziari, industriali e giornali, le norme sulla diffamazione che diventano deflagranti per l’inefficienza della giustizia. E in questo panorama tipicamente italiano, che già non è un bel vedere, si sono aggiunti fenomeni internazionali, come la perdita di credibilità dei giornalisti, l’appiattimento dell’informazione disinformata dei social network. E ogni volta che escono le graduatorie i politici italiani si comportano come i genitori dei figli somari di oggi: attaccano i criteri di redazione delle classifiche, tutti figli delle dottrine della Montessori, la Maria nazionale diventa madonna per assolverli dai peccati. L’unico laico è Luigi di Maio, capo del partito che i cessi li manderebbe a pulire ai giornalisti. Panzana per panzana, squola per squola, quale è il problema? I direttori della Rai. E allora altro che epurazione di Berlusconi, il modello è quello del buon Erdogan, tutti a casa, vaffa day per loro. Il servizio pubblico diventa cosa loro. Il metodo dei padri dei figli ciuchi cambia: basta contestare le valutazioni dei maestri: bisogna eliminarli. Il nuovo che disavanza.

Enzo Ghionni

Salvatore Monaco.

Recent Posts

Agcom e regia unica, tavolo sul diritto di cronaca attorno al calcio

L’era della regia unica sta per volgere al termine: l’Agcom mette nel mirino la gestione…

2 giorni ago

La web tax: ossia non paghino i giornali lo strapotere degli Over the top

Maurizio Gasparri coglie la palla della sanzione Ue a Meta per ritornare sulla vicenda web…

3 giorni ago

Marketplace costerà 800 milioni a Zuckerberg, la stangata Ue

Stangata Ue a Meta: Mark Zuckerberg dovrà pagare 800 milioni, per la precisione sono 797,…

3 giorni ago

Stato di diritto e libertà dei media, il caso della Grecia ma anche dell’Italia

Una recente risoluzione del Parlamento europeo, che alleghiamo, si è espressa sullo Stato di diritto…

4 giorni ago

Convocata la Commissione vigilanza: il 20 novembre si vota il presidente Cda

Se ne parla tra sette giorni: mercoledì 20 novembre è convocata la commissione parlamentare di…

4 giorni ago

Manovra, Forza Italia: “Consolidare il fondo per il pluralismo”

Manovra, Forza Italia scende in campo per tutelare e sostenere il pluralismo dell’informazione. E lo…

5 giorni ago