l Cda del 19 settembre si avvicina a passi da gigante. E l’ombra di Telefónica si allunga su Telecom Italia. Telecom è sugli scudi (ieri +1,16%) trainata dai rumors che vedono Telefonica pronta a prendere in esame un’offerta degli altri soci Telco, la holding di controllo di Telecom Italia, senza aumentare il suo debito. Lo riporta Reuters citando una fonte anonima. E Telefónica non vorrebe arrivare a mani vuote al cda del 19 settembre, anche se rimane, ingombrante come una casa, il problema del debito. Già lo scorso 3 settembre ITespresso.it scriveva che la spagnola Telefónica è in pole position per aggiudicarsi il controllo di Telecom Italia, con il benestare del governo Letta. Tuttavia, se è vero che Telefónica potrebbe cedere Tim Brasil (sua concorrente diretta in America Latina) e, una volta abbassato il debito, fondersi con Telecom Italia, è altrettanto vero che sia l’ex monopolista iberico che italiano sono altamente indebitati. Quando il 28 settembre Mediobanca venderà le azioni sul mercato (Generali e Intesa Sanpaolo valutano il momento di cogliere le migliori opportunità di vendita delle azioni), vedremo chi si metterà effettivamente in gioco. Il gruppo guidato da Cesar Alierta potrebbe impegnarsi per 310 milioni di euro su una cifra complessiva di 672: non di più, essendo già Telefonica nella partita E-Plus di KPN. Telco detiene il 22,4% di Telecom ed è partecipata da Telefonica al 46,18%, Intesa Sanpaolo e Mediobanca con l’11,62% ciascuna e Generali con il 30,58%. La resa dei conti è prevista entro fine mese. Ma ricordiamoci che passare dal ruolo di predatori a quello di prede, è un attimo: in Europa le Telco – indebitate – rappresentano un obiettivo appetibile, nonostante il cambio sfavorevole dollaro/euro. Il debito di Telecom Italia è pari a 28.8 miliardi di euro, mentre Telefonica, la Telco più indebitata d’Europa, vuole ridurre il suo debito a meno di 47 miliardi di euro entro la fine del 2013.