Centesimo compleanno in arrivo per lo sfacciato e sempre ben informato settimanale satirico francese Le Canard Enchainé, che nonostante la sua strategia atipica (grafica estremamente semplice in due colori, niente pubblicità, scarsa presenza online) continua a conquistare lettori e a mantenere i conti in attivo. Fondato nel 1915 dal giornalista progressista Maurice Maerchal, il Canard esce per la prima volta il 10 settembre, ma dopo appena cinque numeri deve fermare le pubblicazioni per problemi economici. Dopo una riorganizzazione, torna in edicola nel luglio 1916, e comincia a costruire la sua reputazione di organo di stampa irriverente e indipendente, senza affiliazioni politiche o di altro genere. Dagli anni Ottanta, alla satira si è aggiunta una vocazione all’inchiesta scomoda, volta in particolare a scovare gli scheletri nell’armadio dei politici, con rivelazioni che hanno spesso finito per mettere nei guai personaggio di primo piano a destra come a sinistra. Una strategia che continua a pagare, a giudicare dai numeri. Nell’esercizio 2014, il Canard Enchainé ha registrato 24 milioni di euro di fatturato, forte di una diffusione media di 389.567 copie a pagamento a settimana, e profitti per 2,3 milioni, in lieve aumento rispetto al 2013.
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…