Le luci della ribalta consumano troppo e le bollette ormai mettono in ginocchio anche il comparto dello spettacolo, Agis lancia l’allarme per i teatri e chiede nuovi aiuti alle istituzioni. A parlare è stato il presidente dell’agenzia generale dello spettacolo, Carlo Fontana, che ha affidato a una nota l’appello suo e degli operatori teatrali italiani. La situazione, che già era allignata sulle pagine dei giornali, si fa sempre più seria, più drammatica.
Ogni giorno che passa, dopo aver già subito restrizioni che hanno messo in ginocchio il sistema durante le fasi della pandemia Covid, lo stato di salute dei teatri si fa sempre peggiore. “Quanto riportato da alcuni organi di stampa in merito alle difficoltà dei luoghi di spettacolo causate dal caro delle bollette energetiche, dimostra ancora di più ed ancora una volta l’urgenza di misure di sostegno per il settore”. Fontana ha proseguito: “Dall’inizio della pandemia il mondo dello spettacolo è stato tra quelli maggiormente in sofferenza, a causa delle lunghe restrizioni. Giova ricordare come le misure introdotte dal governo si siano rivelate utili ma non del tutto sufficienti”.
Con queste premesse, ora il mondo dello spettacolo si ritrova davanti all’ennesima emergenza che si preannuncia foriera di pessime evoluzioni per gli operatori: “Adesso – prosegue Fontana – ci troviamo di fronte ad un nuovo e preoccupante fatto, che rischia di mettere ulteriormente in ginocchio cinema e teatri, costretti ad affrontare spese che rendono impossibile la sostenibilità”. Dunque l’appello: “Per questa serie di motivi chiediamo all’esecutivo in carica interventi urgenti atti a mitigare, quanto più possibile, una situazione tanto grave da poter decretare l’inevitabile chiusura di molti luoghi di spettacolo ed alla politica tutta, impegnata nella campagna elettorale, una presa di posizione netta e decisa”.
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