L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha presentato ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza n. 873 del 26 gennaio 2012 del TAR del Lazio con la quale viene annullata la delibera 366/10/2010 che regolamenta la numerazione automatica dei canali (LCN). Per la Federazione Radio Televisioni (Frt), «la sentenza rischia di riportare nel caos tutto il sistema televisivo nazionale con la corsa all’accaparramento delle posizioni sul telecomando ritenute migliori». Per questo motivo la FRT ha deciso di intervenire nel processo per sostenere “ad adiuvandum” le ragioni dell’Agcom.
«Sulla questione – fa sapere la Frt – va tuttavia registrato l’atteggiamento responsabile della stragrande maggioranza delle emittenti che, proprio perché hanno vissuto sulla loro pelle la stagione del caos, finora non si sono spostate dalle posizioni loro assegnate. Ciò evidenzia da parte dei soggetti interessati la sostanziale accettazione della delibera 366/10/CONS e ribadisce, in generale, la necessità che hanno le imprese di poter operare in un quadro di regole precise seppur perfettibili». «Inoltre, i tempi per una nuova regolamentazione dell’LCN da parte dell’AGCOM non sarebbero più compatibili con le esigenze di un mercato che sta faticosamente trovando i giusti equilibri nel nuovo sistema digitale».
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