Si accende di nuovo la discussione sul nuovo piano di numerazione predisposto dall’Autorità. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della tv locale Telenorba, che si è lamentata per l’assegnazione dei numeri 8 e 9 a MTV e Deejay TV. Un commissario ad acta, la professoressa Marina Ruggieri, è chiamata a decidere se attribuire le numerazioni alle tv locali o decidere di mantenere lo status quo. Una sentenza del Consiglio di Stato era già stata emanata prima della pubblicazione del nuovo regolamento LCN, ma l’Agcom ha scelto un’altra via. Fulcro del contenzioso è la qualificazione storica dei canali 8 e 9. Recenti indagini dell’Istituto Piepoli, commissionate dall’Autorità, stabiliscono che i due blocchi di numerazione ospitavano canali nazionali generalisti anche prima dell’inizio dello switch-off. Ma le rilevazioni non hanno convinto il Consiglio di Stato, che ha ordinato una nuova analisi. I risultati dell’indagine dell’Autorità sono abbastanza esplicativi: solo l’1% degli intervistati ha riassegnato le numerazioni alle tv locali. L’organo consultivo contesta, perciò, le modalità con cui è stata effettuata la ricerca. Un’altra problematica è data dalla effettiva connotazione dei canali in oggetto. Il Consiglio di Stato ritiene che la programmazione di MTV e Deejay TV non si possa ritenere generalista, in quanto basata su trasmissioni destinate in prevalenza ad un pubblico giovanile. Per l’Agcom, invece, le due emittenti presentano un’offerta composta da generi diversi, pertanto non associabile ad una specifica utenza. Difficile avallare la posizione dell’Autorità in merito. I due canali non sono mai stati considerati generalisti, ma semi-generalisti. Per genere di programmazione semigeneralista si intende la programmazione dedicata ad almeno tre generi differenziati inclusa l’informazione giornaliera. Nessuno dei generi deve superare il 70% delle programmazione. Basta dare un’occhiata ai contenuti dei due canali per constatare quanto sia improbabile definirli generalisti.
Giannandrea Contieri