Dopo circa due settimane dal cambio di proprietà del Las Vegas Review – Journal, il giornale più importante del Nevada che è stato acquistato per 140 milioni di dollari in contanti, il futuro del quotidiano continua ad avere un certo alone di mistero. Da poco è stato reso noto il nome del nuovo proprietario del Review: il magnate dei casinò e finanziatore del partito repubblicano Sheldon Adelson.
La redazione e tutto il panorama dell’editoria americana erano rimasti interdetti alla vendita poiché in un primo momento non era stato diffuso il nome dell’acquirente. Ma anche adesso che questo interrogativo ha trovato risposta ce ne sono molti altri che ancora tengono banco. Prima di tutto: chi sarà il nuovo direttore del giornale ora che Michael Hengel ha dato le dimissioni? In un’intervita al New York Times, l’ormai ex direttore ha spiegato di aver accettato la buonuscita proposta da Adelson perché “non sono sicuro quali siano i loro piani. Quando mi hanno presentato un’offerta alla luce della situazione, dovevo decidere se fosse o meno accettabile. Per me e per la mia famiglia, lo era”.
Hengel ha fatto capire di aver accettato di uscire dal Review per le preoccupazioni legate agli interessi politici e alle attività di business di Adelson e i potenziali conflitti di interesse nel giornale. Intanto la società che ha ceduto il giornale e che tuttavia continua a gestirlo, la New Media Investment Group, sta cercando un direttore ad interim su scala nazionale, mentre il resto della redazione e dei dipendenti si chiede cosa riservi per loro il futuro.
La famiglia Adelson, proprio attraverso le pagine del Las Vegas Review – Journal, ha cercato di tranquillizzare i lettori promettendo di “pubblicare un quotidiano che sia giusto, imparziale e accurato”, un quotidiano che “servirà le persone di Las Vegas per molti anni a venire”. Ma anche qui c’è qualche dubbio: quanto i contenuti del quotidiano verranno controllati in uno Stato critico nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2016?
Già perché secondo alcune voci, al momento restano tali e come tali vanno prese, qualcuno si sarebbe già messo all’opera per cambiare, per rivoltare, alcuni articoli che riguardavano il cambio di proprietà. E pare che anche il pezzo sulle dimissioni di Hengel sia stato ridotto da 20 a 3 paragrafi eliminando quasi tutte le dichiarazioni dell’ex direttore.
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