Papa Francesco detta l’agenda dei giornalisti e dà le sue direttive ai cronisti. “Non abbiate paura della verità”. Il pontefice, a margine dell’incontro con l’Unione Cattolica della Stampa Italiana, che celebrava i suoi sessant’anni, s’è fermato a lungo sul ruolo sociale del giornalista.
E ha tuonato: “Non abbiate paura di rovesciare l’ordine delle notizie, per dar voce a chi non ce l’ha, di raccontare le ‘buone notizie’ che generano amicizia sociale, non raccontare favole, no, ma buon notizie reali; di costruire comunità di pensiero e di vita capaci di leggere i segni dei tempi. Vi ringrazio perché già vi sforzate di lavorare per questo, anche con documenti come la Laudato si’, che non è un’enciclica ecologica, ma sociale, e promuove un nuovo modello di sviluppo umano integrale: voi cooperate a farlo diventare cultura condivisa, in alternativa a sistemi nei quali si è costretti a ridurre tutto al consumo”.
E prima ancora aveva affermato: “Il giornalista – che è il cronista della storia – è chiamato a ricostruire la memoria dei fatti, a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo: c’è anche una ‘parresia’ del giornalista, sempre rispettosa, mai arrogante.Per rinnovare la vostra sintonia con il magistero della Chiesa, vi esorto ad essere voce della coscienza di un giornalismo capace di distinguere il bene dal male, le scelte umane da quelle disumane”.