Segnali di distensione tra Vito Crimi e i giornali, almeno quelli del territorio. Durante gli Stati Generali dell’Editoria, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega proprio all’Editoria, s’è lanciato in un’inattesa apertura a chiusura della giornata di ieri.
“L’informazione è un bene che deve essere garantito anche con il sostegno pubblico”, ha detto Crimi così come riporta Il Manifesto, “e se dovessimo dare un contributo diretto per garantire il pluralismo dovremmo darlo per l’informazione locale ancor più che per quella nazionale”.
Crimi ha inoltre affermato: “Il sostegno pubblico è essenziale l’informazione è un bene che deve essere garantito anche con il sostegno pubblico ma il fondo per il pluralismo va ripensato nella sua interezza. Se vogliamo garantire il pluralismo non dobbiamo più basarci sul rimborso dei costi sostenuti ma garantire una soglia al di sotto della quale non c’è più l’informazione della qualità”. E ancora: “Necessario valorizzare l’informazione locale, perché a livello nazionale la possibilità di raccolta pubblicitaria e di audience è teoricamente illimitata e dunque puoi reggerti sul mercato”.
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