L’Antitrust Usa ci riprova a ridimensionare Facebook. Aperto un nuovo procedimento contro la società. Le accuse sono di monopolio. Ma anche stavolta da Menlo Park è pronta una feroce controffensiva. Mark Zuckenberg non sembra avere la minima intenzione di voler rinunciare a tutte le sue aziende. E si opporrà, con tutte le sue forze, ai tentativi di “smembramento” del gruppo e di separare Fb dalle controllate Instagram e WhatsApp.
Come riferisce l’Ansa, nel mirino dell’autorità ci sono le pratiche commerciali del gruppo. E l’obiettivo (politico) di mettere un tetto allo strapotere delle aziende cosiddette Over the Top. Tentare di forzare le concentrazioni che hanno prodotto delle storture ormai innegabili sul mercato. Digitale in primo luogo ma non solo: come nel caso dell’editoria. Giornali e libri vivono una crisi come mai prima d’ora. E non (solo) a causa di modelli sbagliati di sviluppo. Bensì perché il web, la grande e vasta prateria digitale, è letteralmente “dominata” da pochissime aziende che trattengono per sé la stragrande maggioranza dei guadagni e scrivono e impongono da loro le regole che meglio preferiscono.
Facebook non vuole mollare e vuole vincere la sua battaglia all’Antitrust. La Cnn ha riportato un comunicato aziendale in cui da Menlo Park promettono battaglia contro il nuovo procedimento. “Non ci sono motivi validi per dire che Facebook è monopolista. La nostra acquisizione di Instagram eWhatsApp è stata valutata minuziosamente già anni fa. Le nostre piattaforme rispettano tutte le leggi”. E dunque. “Si tratta del tentativo di riscrivere le regole, finendo col dire agli imprenditori che nessuna vendita è definitiva”. Dunque Facebook ha promesso all’Antitrust che “continueremo a difendere vigorosamente la nostra compagnia”.
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