L’indagine era stata avviata a settembre, dopo la denuncia delle associazioni dei Consumatori. E oggi arriva la sanzione dell’Antitrust che ha multato l’agenzia Obiettivo Europa, responsabile della truffa dei “buoni vacanza” arrivati ai cittadini ma mai richiesti. Questi ultimi ricevevano un “kit” con dei buoni che presupponeva l’adesione a un contratto a distanza in realtà mai firmato, poi venivano citati in giudizio e raggiunti da continui solleciti per il pagamento dei servizi non richiesti, con somme variabili da 245 a 392 euro. La pratica consisteva nella diffusione di informazioni commerciali ingannevoli attraverso attività di telemarketing e il servizio postale per sollecitare i consumatori all’accettazione di “buoni vacanza” che venivano presentati “senza impegno”. In seguito arrivava ai consumatori un plico con allegati dei “buoni vacanza” non meglio precisati e, a ruota, solleciti di pagamento per servizi turistici non richiesti, con la minaccia di intraprendere un’azione giudiziaria di recupero crediti. L’azione dell’Antitrust è frutto della segnalazione del Movimento Difesa del Cittadino e di Adiconsum, Lega Consumatori e Unione Nazionale Consumatori. L’Antitrust ha dunque condannato l’agenzia Obiettivo Europa, responsabile della truffa dei buoni vacanza a danno di ignari cittadini alla sanzione pecuniaria di 5000 euro per pratica commerciale scorretta. Spiega MDC: “L’Autorità ha avviato il procedimento nel mese di settembre quando, in seguito alle segnalazioni giunte alle sedi di Perugia e Ascoli Piceno, MDC ha segnalato la condotta scorretta praticata dall’agenzia Obiettivo Europa dal 2010 al 2013, fondata sull’omissione di informazione ai consumatori nonché sulle modalità del tutto inconsapevoli di adesione a un contratto a distanza che vedeva poi i malcapitati citati in tribunale. Secondo la denuncia mossa da MDC, la società Obiettivo Europa, specializzata nella diffusione di prodotti editoriali e conosciuta come agenzia di viaggio e turismo, avrebbe contattato per telefono i consumatori in possesso di partita Iva per illustrare i propri pacchetti turistici. Durante la telefonata si menzionava la successiva visita di un loro agente dietro la rassicurazione del carattere assolutamente pubblicitario e non vincolante dell’offerta”. In realtà il cittadino riceveva un kit con del materiale pubblicitario, una lettera e dei “buoni vacanza” che presupponeva la stipula di un contratto a distanza. In alcuni casi, come quello denunciato ad Ascoli, la spedizione non sarebbe stata preceduta nemmeno da una telefonata. Da qui il tormento per i cittadini, citati in giudizio e raggiunti da continui solleciti, al fine di indurli al pagamento dei servizi non richiesti di somme variabili da 245 a 392 euro. La pratica è durata a lungo e sono tantissime le segnalazioni fatte dai cittadini fra dicembre 2010 e gennaio 2013. Oltretutto i buoni consegnati non riportavano alcun tipo di informazione circa le caratteristiche, le località e le strutture dove trascorrere la vacanza, né indicazioni circa l’identità del professionista e le condizioni economiche di fruizione dei buoni. L’Antitrust, al termine del procedimento a carico della società avente per oggetto ben due pratiche commerciali scorrette, e cioè diffusione di informazioni commerciali ingannevoli e la trasmissione di solleciti di pagamento per servizi turistici non richiesti, ha così accertato la responsabilità di Obiettivo Europa. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto dall’Antitrust – commenta MDC – e ci auguriamo che le sanzioni costituiscano un deterrente per tutte le società “furbette” che non rispettano il Codice del Consumo. Le pratiche commerciali scorrette sono ancora un fenomeno troppo diffuso, invitiamo sempre i cittadini a rivolgersi alle associazioni per denunciarle e combatterle”. (Help Consumatori)
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