Ben 221 anni di storia, la pubblicazione di opere enciclopediche di grande rilievo e un interesse per moltissimi argomenti: Utet (Unione Tipografico Editrice Torinese) è questo e molto altro, quindi fa un certo scalpore venire a sapere che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato una multa di 100mila euro alla celebre casa editrice piemontese, con un’accusa ben precisa, visto che alcune vendite hanno dato luogo a comportamenti scorretti.
Nel dettaglio, l’indagine dell’authority ha preso in esame alcune promozioni che duravano dall’inizio del 2009 e che prevedevano la vendita a domicilio di opere di pregio, in particolare testi antichi o preziosi documenti celebrativi di particolari eventi della storia e della cultura. Non c’era alcun impegno all’acquisto, ma semplicemente la possibilità di usufruire di un omaggio. In realtà, questo acquisto dei testi poteva avvenire soltanto al momento della presentazione, a casa o sul luogo di lavoro.
Inoltre, molti consumatori erano vulnerabili a causa della loro salute ed età, quindi spesso sono state omesse le copie degli ordini sottoscritti, con conseguenti solleciti e impossibilità di recesso, quando invece la scelta non era stata consapevole. L’Antitrust ha dunque ritenuto scorretta la vendita e contraria a qualsiasi tipo di diligenza professionale, visto che le scelte dei consumatori devono essere libere e prive di ostacoli, senza dimenticare l’aggressività dei solleciti di pagamento.
Per completare il discorso, posso dire di essere stato protagonista di una di queste vendite a domicilio: allettato dall’omaggio di un volume sulle opere di Giuseppe Verdi, ho ottenuto il regalo, ma l’addetto dell’Utet si è mostrato dispiaciuto e scortese per il fatto di aver solamente visionato il testo di pregio. Nulla da dire sulla qualità del prodotto, ma non c’era alcun impegno di acquisto e ho quindi semplicemente rispettato i termini dell’accordo.