L’Agcom ha avviato una consultazione pubblica per modificare la disciplina inerente alla qualità dell’accesso a Internet. Il Garante punta ad ampliare il novero degli operatori tenuti ad indicare la qualità delle proprie offerte. Non più solo Adsl, ma anche operatori mobili. La proposta di integrazione nasce dal successo di Misura Internet, il progetto che permette agli utenti di verificare le prestazioni offerte dalla propria connessione e confrontarle con quelle garantite da altri gestori. Una prima proposta dell’Autorità attiene all’inserimento della nozione di profilo tecnico della connessione, in sostanza la velocità massima per download e upload, tra i dati consultabili dall’utente. In seconda battuta l’Agcom propone la sostituzione del protocollo FTP con un’architettura HTTP per la misura della banda. Quest’ultimo è più adatto per certificare accessi a Internet con banda superiore a 30 mbit/s. La modifica viene incontro agli standard proposti dall’ETSI, autorevole organismo internazionale del settore. Viene poi suggerito ai provider di adottare un software unico per la rilevazione dei dati da comparare. In tal modo si vogliono evitare incongruenze capaci di influire sui costi di gestione. L’intenzione del Garante è quella di fornire agli operatori un unico sistema di misura a partire dal 2015. A finalità di trasparenza è destinata la disposizione che consente ai clienti di sottoscrivere un’offerta di prezzo inferiore in caso di scarsa qualità della connessione. Il mancato ripristino delle prestazioni corrette consente al cliente l’esercizio del diritto di recesso. Ad esigenze di celerità risponde, invece, la possibilità per l’utente di inviare il proprio reclamo all’operatore tramite il sito Misura Internet. Dal canto loro i gestori sono tenuti ad inviare i dati inerenti alla connessione fissa non oltre il giorno in cui quest’ultima viene commercializzata.
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