Si legge sul sito dell’Agcom: “Tutte le grandi democrazie europee affidano il delicato compito del monitoraggio dell’informazione televisiva ad Autorità indipendenti, questo è un principio di carattere comunitario che non può essere sovvertito dall’ordinamento interno. E’ con uguale impegno, prontezza, incisività che l’Autorità sta svolgendo il suo compito nella campagna elettorale in corso”. Nonostante le difficoltà estreme che comporta “l’applicazione di una legge, quella sulla par condicio, che presuppone una scenario diverso da quello cui ci si trova di fronte, con 18 liste in competizione e 15 candidati premier”. E conclude: “E’ proprio grazie agli interventi dell’Autorità che l’On. Di Pietro ha potuto fruire di precisi spazi di recupero, con una più consistente presenza in televisione”.
Ma la verità è che, nonostante l’impegno dell’Autorità, la situazione appare sempre più confusa e difficile da gestire con ricorsi, esposti e minacce all’ordine del giorno, un servizio pubblico sempre al centro di polemiche e con ascolti in forte calo. E siamo appena entrati nel periodo più caldo. Dunque si prevedono toni anche più aspri e situazione più difficile da gestire.
Fabiana Cammarano
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