L’Agcom chiude la vicenda Bip Mobile con una sanzione di 206mila euro

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 L’Agcom chiude definitivamente la tormentata vicenda di Bip Mobile. All’operatore virtuale, fallito nel 2013 per debiti maturati con il suo enabler, Telogic, è stato ingiunto il pagamento di una sanzione amministrativa di 206.000 euro. Il motivo è l’omessa comunicazione ai clienti dell’interruzione del servizio, avvenuta il 30 dicembre dell’anno scorso. L’improvviso black-out delle linee ha generato legittime proteste da parte dell’utenza, acuite poi dalle difficoltà riscontrate in seguito per la procedura di portabilità del  numero. Infatti le migrazioni sono state   bloccate da Bipmobile e Telogic, quando ancora 60.000 utenti erano in attesa di cambiare operatore. L’ingarbugliata matassa è stata dipanata dall’Agcom, che ha trovato un accordo con Telogic per la riapertura delle procedure di portabilità, instaurando di fatto un procedimento di carattere straordinario. Diverse proteste sono state generate anche dalla sorte dei crediti residui appartenenti ai clienti dell’MVNO, e non riconosciuti in seguito dai nuovi operatori. Pertanto   il comportamento poco collaborativo di Bip Mobile, anche nella fase conseguente al blocco, giustifica pienamente la rilevanza della multa. L’operatore può impugnare il provvedimento sanzionatorio presso il Tar nel termine di 60 giorni.

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