L’Agcom, nell’ambito dell’attività di vigilanza sul ripristino della cadenza
mensile della fatturazione e dei rinnovi delle offerte dei servizi di
comunicazioni elettroniche, ha avviato un procedimento sanzionatorio per
condotta non conforme alle disposizioni di settore, con particolare riferimento
all’art. 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche, nei confronti degli
operatori TIM S.p.A e Wind Tre S.p.A.
Il Consiglio dell’Autorità ha preso in esame la riformulazione delle modifiche
unilaterali delle condizioni contrattuali poste in essere dagli operatori
successivamente al provvedimento n. 27087 con cui l’Autorità garante della
concorrenza e del mercato è intervenuta nei confronti di
Assotelecomunicazioni, TIM S.p.A, Wind Tre S.p.A, Fastweb S.p.A. e
Vodafone S.p.A. in relazione all’asserita intesa concernente la determinazione
delle modifiche di prezzo comunicate agli utenti in occasione della
rimodulazione del ciclo di fatturazione in ottemperanza alla legge 172/2017.
A seguito della rideterminazione da parte degli operatori dell’originario
aumento dei rinnovi delle offerte, l’Autorità ha richiamato TIM S.p.A e Wind
Tre S.p.A al rispetto degli obblighi previsti dalla normativa di settore in
materia di informativa nei confronti degli utenti interessati dalla nuova
manovra al fine di consentire, anche mediante il legittimo esercizio del diritto
di recesso, scelte contrattuali consapevoli.
In esito al monitoraggio svolto, è emerso che gli operatori richiamati non
hanno assicurato, per il tramite delle comunicazioni rese all’utenza finale
tramite SMS e sito aziendale, informazioni chiare, complete e trasparenti,
risultando le stesse non adeguate per comprendere le reali condizioni
economiche e così consentire agli utenti di scegliere se esercitare il diritto di
recesso. È emerso altresì che le informative non hanno rispettato il quadro
regolamentare in materia di diritto di recesso, con particolare riferimento alle
modalità per esercitarlo.
Per questi motivi è stato avviato un procedimento sanzionatorio.
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