L’Agcom ha approvato le linee guida per la realizzazione del sistema informativo nazionale sulla copertura del territorio italiano di servizi di connettività a banda larga mobile (SINB). Il provvedimento attua le disposizioni contenute nella delibera 602/13, che disciplina le modalità di realizzazione del sistema. L’iniziativa ha diverse finalità. Si vuole innanzitutto eliminare la disparità di informazioni tra i diversi operatori, che spesso penalizza le scelte degli utenti. Si punta, poi, ad una generale trasparenza che consenta di individuare le aree in cui i servizi offerti presentano grosse lacune. I dati raccolti saranno poi integrati con quelli provenienti da Misura Internet, altro progetto dell’Autorità. L’Agcom illustra, poi, le modalità tecniche con cui sarà costruita la piattaforma. Fondamentale sarà l’aggiornamento continuo del database da parte degli operatori, che in tal modo potranno fornire all’utenza un quadro sempre preciso e puntuale dei propri servizi. Il sistema si basa sull’archiviazione di dati toponomastici, dai quali derivano le relative coordinate GPS.
Il SINB si divide in tre strutture, relative ai diversi tipi di connessione. I dati di copertura per la rete fissa sono suddivisi in base alle architetture utilizzate dagli operatori. Elemento imprescindibile per le valutazioni del sistema è l’indirizzo del cliente, che consente di risalire alla centrale che fornisce il servizio. Le informazioni riguardanti le connessioni mobili si concretizzano nella presentazione della tecnologia fornita dall’operatore (UMTS, LTE, ecc). Molto importante, in questo frangente, è l’effettività. I dati devono riferirsi alle sole porzioni di territorio italiano in cui gli operatori sono in grado di verificare la copertura necessaria alla corrispondente tecnologia. E’ valida una disciplina analoga per la copertura della rete wireless. Un’eccezione è prevista per gli operatori che utilizzano apparati satellitari per i loro servizi in banda larga. In quel caso la mancata copertura può essere attribuita solo a specifici problemi dell’utente. In quelle fattispecie devono essere svolti interventi tecnici preliminari.
L’Autorità affronta anche il problema della sicurezza del SINB. A questo fine si è pensato ad un’architettura a strati. Un’interfaccia di tipo web, a disposizione degli utenti, sarà tenuta separata da un back end sulle logiche di business. Le politiche di sicurezza sono chiaramente rivolte alle protezione della privacy di consumatori e operatori. Il sistema di difesa è stato realizzato per impedire il reperimento massivo di informazioni attraverso il sito web. Una procedura lunga e articolata sembra garantire la massima sicurezza in fase di upload dei dati di copertura. Presupposti per l’instaurazione dell’operazione sono l’attivazione di una casella PEC e l’acquisizione di una chiave privata e di un certificato digitale da parte dell’operatore.
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