Una partnership destinata a fare il bene di entrambe le parti coinvolte nell’accordo siglato lo scorso venerdì. Se da un lato infatti i clienti Telecom potranno fruire in alta definizione dei contenuti video del “Tubo” più frequentato sulla Rete, dall’altro una delle punte di diamante di Eric Schmidt ha trovato un nuovo canale attraverso cui trasmettere i propri filmati condivisi e scambiati sulla platea mondiale di Internet.
Se tra France Telecom e Google la trattativa è ancora in corso, l’Italia ha anticipato nei tempi i cugini transalpini. Con pochi e semplici gesti i “telenauti” nostrani potranno infatti scorrere in orizzontale con le frecce del telecomando, il carosello che presenta le varie sezioni ed i contenuti disponibili, oppure ricercare un video, proprio come sul web, digitando il nome o la parola chiave attraverso la ”tastiera virtuale”. L’unico limite al mezzo è rappresentato dal previo consenso dei proprietari dei singoli filmati caricati su Internet a trasmettere le proprie opere su supporti diversi dal solito pc. Una clausola imprescindibile per Google, ma che poco dovrebbe togliere alla novità dell’operazione che inaugura una diversa modalità di fruizione dei contenuti riversati in Rete. Si tratta di un accordo che è “frutto di una serie di studi da parte della piattaforma di video sharing per ottimizzare la propria interfaccia favorendo una visione continuativa dei video e agevolando così lo spettatore televisivo, unendosi alle capacità di elaborazione tecniche e grafiche adottate dal dispositivo TV broadband di Telecom Italia”. È quanto si legge da una nota diffusa dal gruppo di Bernabè mentre il Country Director per Google Italia, commenta così la nuova partnership: “Con una crescita del 35% dei video caricati anno dopo anno e un incremento del 145% di visualizzazioni, l’Italia conferma un atteggiamento maturo e propositivo all’utilizzo dei video online, attraverso YouTube. Ci auguriamo che attraverso Cubovision e grazie a questa collaborazione con Telecom Italia un numero ancora maggiore di persone possa godere dei contenuti disponibili sulla nostra piattaforma di video sharing”. Una visione condivisa anche dal responsabile Innovative VAS di Telecom Italia per cui “grazie all’accordo con Google, il mondo Cubovision si conferma luogo d’incontro privilegiato tra il web e la TV”. Eppure ancora numerosi sono i punti da chiarire, uno di questi riguarda il modello di business da attuare e che dovrà stabilire in che modo Cubovision monetizzerà i nuovi contenuti, se con la tradizionale raccolta pubblicitaria o mediante ulteriori accessi a pagamento. Si sa, la qualità ha un prezzo. Su chi dovrà sostenerlo, però, non è ancora dato di sapere.
Manuela Avino
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