Vendita La7 a Urbano Cairo: la firma dovrebbe avvenire lunedì 4 marzo, data del prossimo cda di Timedia, la controllata al 77,7% di Telecom Italia che possiede La7, il 51% di Mtv e 3 multiplex nazionali. L’esclusiva concessa da Telecom a Cairo per l’acquisto della settima rete è scaduta il 23 febbraio. Ma la società di telecomunicazioni non avrebbe intenzione di riaprire le trattative. Quindi non ci sarà un nuovo cda per rivalutare le offerte del fondo Clessidra e Diego Della Valle. La società di investimento gestita da Claudio Sposito e Marco Bassetti e l’imprenditore marchigiano hanno provato un ultimo “affondo” giovedì.
Ed è lo stesso Della Valle che lo conferma: «Ho sentito Sposito. Mi ha chiesto se ero ancora interessato a La7. Gli ho detto sì. Sono convinto che un terzo polo tv indipendente faccia bene al Paese. E mi piacerebbe esserne il garante».
In particolare, da quanto ha riportato la Repubblica, Clessidra offrirebbe subito 50 milioni per l’intero gruppo (mentre con Cairo è Telecom a dover pagare 95 milioni per “liberarsi” di La7). Sarebbe compresa anche Mtv, altra tv in rosso che nel 2012 ha perso 15 milioni e che Cairo non vuole. Inoltre il fondo lascerebbe a Telecom il 40% dei 3 multiplex nazionali. I quali sono valutati almeno 300 milioni.
C’è la precisare che entrambe le trattative prevedono la “ripulitura” dei debiti di La7 e di Timedia. Ciò significa che Telecom dovrà farsi carico del debito ammontato a 260 milioni. E in più delle eventuali perdite registrate nel primo semestre del 2013.
Per quanto riguarda Della Valle, la sua offerta non è mai stata chiara. Lui aveva chiesto del tempo per qualificarla. Ma nello scorso cda del 18 febbraio Telecom la bocciò a priori. L’interessamento del patron della Tod’s era fuori tempo massimo. Ad ogni modo Della Valle aveva intenzione di riunire una cordata di imprenditori del “made in Italy”. Inserendo anche dei professionisti che lavorano nella stessa La7. Il tutto per «garantire una tv di informazione seria, plurale e indipendente».
Ma al presidente della Fiorentina non vuole “bocciare” preventivamente Cairo: «Anche lui può fare un buon lavoro».
E il presidente della Cairo Communication, la concessionaria della pubblicità di Timedia, potrebbe iniziare già tra due giorni.
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