La “Voce di Mantova” ha recentemente compiuto venticinque anni. Per l’occasione si è tenuta una celebrazione in onore di uno dei due quotidiani locali più importanti della città lombarda. L’evento, che ha avuto luogo al Teatro Bibiena, ha visto presenziare personaggi importanti della storia politica ed editoriale di Mantova. Tra gli altri: il sindaco Mattia Palazzi, l’ex sindaco Sergio Genovesi, il presidente della provincia Beniamino Morselli, il direttore del giornale Alessio Tarpini, l’ex direttore Werther Gorni, l’editore della testata Maurizio Pellegrini e il giornalista Alessandro Sallusti. L’evento è stato coordinato dal giornalista Davide Mantellini. I contributi della tavola rotonda hanno rievocato le circostanze in cui nacque la Voce, con riferimento al turbolento periodo politico. La parola-chiave della manifestazione è stata libertà, quella che, come asserito da Vincenzo Graepel (figlio del primo editore Riko Graepel), convinse giornalisti ed editori ad imbarcarsi in un progetto richiedente uno sforzo economico ingente.
La storia della Voce è risalente e piena di scossoni. Lo stesso nome è stato utilizzato per una testata pubblicata nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale. Fondata nel 1920, la Voce divenne due anni dopo il quotidiano unico di Mantova. Fu connotata dalla vicinanza al partito fascista: divenne, infatti, il quotidiano politico della Federazione Fascista Mantovana. Cessò le pubblicazioni nel 1945. L’attuale “Voce” è stata fondata nel 1993 da Rino Bulbarelli, ricordato nell’evento di Bibiena. Bulbarelli, fuoriuscito dalla Gazzetta di Mantova con alcuni colleghi, ha fondato la Voce nell’idea che i contenuti del nuovo quotidiano sarebbero stati “quelli che si rivolgono esclusivamente alla difesa degli interessi della nostra gente, unica vera proprietaria del giornale dal momento che ne avrà in mano le sorti attraverso le sue scelte in edicola”. La Voce ha chiuso nell’agosto 1999, per poi rinascere un mese dopo come alternativa ufficiale alla Gazzetta di Mantova. Il dualismo tra le due testate della città dei Gonzaga ha radici politiche: la tendenza della Voce è di centrodestra e si oppone a quella di centrosinistra della Gazzetta.
Dalla redazione di Editoria.tv auguri alla Voce di Mantova per un altro quarto di secolo (e oltre) di pubblicazioni!